XYLELLA
colpisce anche le viti da vino
La Xylella fastidiosa
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La Xylella fastidiosa è un batterio non sporigeno gram-negativo che appartiene alla famiglia delle Xanthomonadaceae. Per diffondersi, si annida in alcuni insetti vettori (Cicaline, famiglia Cicadellidae) che con il loro apparato boccale acquisiscono il batterio delle piante infette e lo trasmettono a quelle sane.
Le foglie delle viti colpite virano dal giallo e al marrone, e cadono precocemente dalla vite.
La Xylella fastidiosa colpisce diverse centinaia di piante, molte delle quali sono piante a scopo agricolo e ornamentale, come ad esempio l’olivo, le viti, gli agrumi e la quercia.
La Xylella si instaura e si moltiplica nello xilema delle piante, ovvero nei vasi conduttori, andando a costituire una sorta di gel che ostruisce l’intero apparato conduttore della pianta, non consentendo un sufficiente e regolare flusso di acqua e sali minerale.
Il batterio nella sottospecie fastidiosa fastidiosa è stata rinvenuta in 13 piante di uva da vino di varietà Monastrell, Parellada, Macabeu e Manto Negro.
Xylella in Europa
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A Maiorca sono stati registrati i primi casi eurepei di Xylella fastidiosa su viti da vino. La notizia, diffusa da media locali, è stata confermata all’ANSA dalla Comunità autonoma delle Isole Baleari.
Nei laboratori di Valencia si sta procedendo con le analisi e solo tali risultati saranno in grado di identificare il ceppo del batterio, il cui insediamento in Europa è stato rilevato per la prima volta nel 2013 negli olivi pugliesi.
La Xylella è stata anche trovata su altre tipologie di piante in Francia (Corsica e Costa Azzurra), in Germania (Sassonia), alle Baleari e nella regione di Valencia in Spagna.
Questo batterio negli Stati Uniti causa da anni la cosiddetta malattia di Pierce, per la cui ricerca, prevenzione e contenimento gli stati della Napa e della Sonoma Valley vengono spesi in media 104milioni di dollari all’anno.
Ad oggi non esiste cura.
Xylella in Italia
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Il Ministero delle Politiche agricole ha annunciato che il ceppo di “Xylella Fastidiosa”, che ha danneggiato gli ulivi del Salento, non è pericoloso per la vite.
Ora è quanto mai necessario che Ministero e Regione tengano alta la guardia in vista della riunione di Bruxelles del 17-18 settembre, dalla quale ci attendiamo la definitiva eliminazione di ogni vincolo sul vitivinicolo.